A volte mi chiedo se la realtà esiste davvero, se c’è veramente una natura delle cose, obiettiva e intatta. O se tutto ciò che ci accade è già modificato in anticipo dalla nostra immaginazione. Se sognando qualcosa gli diamo vita.
Hikaru Cho, classe 1993, è una giovanissima artista giapponese che usa il corpo umano come una tela, e non si tratta di una semplice body art.
“Tutto è cominciato quando un giorno volevo dipingere qualcosa ma non avevo niente su cui farlo, così, ho usato la mia mano, disegnandoci su un occhio: il risultato si è rivelato essere piuttosto stravagante. Da allora il corpo è diventata la mia tela.”
Al contrario dei temi affrontati nel sito, e quindi in gran parte tutto ciò che ruota attorno all'informatica, Hikaru Cho rifiuta totalmente tutto ciò che è modificato al computer e realizza le sue opere a mano, cercando sempre di migliorarsi; e questo suo lavoro di perfezionamento ha dato alla luce opere surreali e iper-realistiche. Confonde la realtà del corpo umano attraverso mutazioni, dipingendo su esso parti meccaniche come per trasformarlo in un robot, o finte lacerazioni della pelle dalle quali fuoriescono pietre preziose, fiori e farfalle. Il suo obiettivo, ha affermato, è che le sue opere abbiano un impatto emotivo sulla gente, positivo o negativo che sia.
Recentemente è stato pubblicato il libro Super Flash Girls, dove sono raccolti i suoi lavori migliori. E' anche autrice della collezione denominata It's not what it seems, dove giocando con il cibo trasforma abilmente del cibo con vernici acriliche: una banana diventa cetriolo, un pomodoro diventa mandarino, da una melanzana rotta esce un uovo, una ciambella in realtà è un'arancia, e così via.
Case di moda, etichette discografiche, e persino Amnesty International l'hanno chiamata per delle collaborazioni, in particolare l'organizzazione internazionale l'ha scelta per la campagna sui diritti umani My Body My Rights.
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In questa società che ci ha imposto una cultura digitale, è interessante vedere opere sorprendenti di un'artista che va controcorrente, contro il fotoritocco, contro l'uso del computer nel suo lavoro. Ed è ancora più sorprendente -forse- il fatto di essere sorpresi da un'arte così semplice, fatta con mano, ormai troppo abituati a vedere anche l'arte in maniera digitale.
Visita il sito di Hikaru Cho per conoscere meglio il suo lavoro.